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TEMPORARY MANAGEMENT

Il Temporary Management è il servizio che, attraverso un corretto uso della flessibilità, accompagna le aziende nell’affrontare situazioni di cambiamento mediante l’inserimento temporaneo di manager professionisti, altamente qualificati che abbiano, obiettivi, tempi e deleghe predeterminati.
Lo svolgimento del Temporary Management prevede l’assunzione di ruoli a “tempo”, a “tema”, a “progetto”.
Il Temporary Management è una scelta professionale, una carriera indipendente per persone le quali, per esperienze maturate e spirito d’imprenditorialità cercano nuove opportunità con cui misurarsi.
Il Temporary Management non deve essere approcciato come un’attività riempitiva in attesa di un incarico a tempo indeterminato.
Il Temporary Management richiede necessariamente una mentalità aperta al cambiamento; capacità di muoversi in ambienti culturalmente differenti; capacità di inserirsi rapidamente nelle nuove organizzazioni costruendo rapporti fiduciari con il committente, i collaboratori, i sottoposti.
Occorre infine avere chiara la percezione del valore del fattore tempo: prima per capire i problemi, poi per applicare le soluzioni necessarie.
Il Temporary Management può essere la soluzione efficace in diverse situazioni per la risoluzione di specifiche problematiche: gestione del transitorio (copertura di improvvisi e temporanei vuoti manageriali); gestione di progetti; crisi aziendali; management delle competenze; gestione del cambiamento.
Il ricorso al Temporary Management è la conclusione di processo razionale che vede il passaggio attraverso i seguenti passi:

  • Definizione della lista dei problemi esistenti, valutando per ciascuno di essi il costo della non soluzione (o di una soluzione tampone non ottimale).
  • Determinazione del livello di priorità, nonché del grado di urgenza, dei vari problemi.
  • Analisi delle possibili alternative per la risoluzione dei problemi precedentemente individuati; ricorso ad un intervento di consulenza direzionale; ricorso ad una soluzione di management di tipo permanente; ricorso al Temporary Management.
  • Analisi dei vincoli al contorno: scarsità di risorse manageriali di adeguata professionalità e specifica esperienza; necessità di operare in tempi brevi e ristretti; non praticabilità di soluzioni interne; non idoneità di soluzioni alternative (costi, tempi, disponibilità di risorse)

A fronte degli obiettivi di cambiamento e di crescita, concordati con la Proprietà, il Temporary Management ha la finalità di progettare, proporre e realizzare interventi operativi, per migliorare le performance aziendali e le capacità di gestione.
Il team di Temporary Management non si limita ad analizzare la situazione e a prescrivere soluzioni, ma deve farsi carico di realizzare “sul campo” gli obiettivi concordati.

CHI È IL TEMPORARY MANAGER
Le caratteristiche personali che rappresentano il vero elemento distintivo di un valido Team di Temporary Management sono le seguenti:

  • elevata competenza specifica sui problemi oggetto dell’intervento
  • motivazione a ricercare in ogni incarico una nuova sfida
  • rapidità di analisi e di valutazione, unite alla capacità di definire rapidamente piani operativi vincenti
  • attitudine a creare rapidamente un ambiente di lavoro motivante e a favorire, attraverso l’esempio, il coinvolgimento dei Collaboratori
  • senso e valore del risultato
  • forte coinvolgimento personale, unito ad una grande capacità di lavoro
  • capacità di trasmettere know how ed esperienza
  • forte determinazione a raggiungere gli obiettivi concordati
  • capacità di gestire gruppi di lavoro
  • capacità di project management
  • problem solving
  • forte senso etico
  • leadership e capacità di coaching
  • capacità di comunicazione

 

PERCHÈ IL TEMPORARY MANAGEMENT

La prima cosa da fare è comprendere cosa le imprese chiedono per essere capaci di adattarsi ad un ambiente sempre più globale e veloce in tutte le sue manifestazioni.
Almeno due sono le tendenze in atto su cui riflettere:

  • Cresce il peso della capacità di adattamento all’ambiente da parte dell’azienda rispetto alla pura eccellenza esecutiva.

Ovvero, molte imprese, ottime esecutrici di breve periodo, risultano incapaci di modificarsi al variare delle condizioni ambientali.

  • Sensibile riduzione dei livelli gerarchici, e quindi delle possibilità di carriera in senso classico, un forte aumento dell’autonomia decisionale a livello decentrato e un costante incoraggiamento affinché le persone apprendano e mettano in campo modelli mentali differenti e non tradizionali.

Viene meno il concetto di azienda come seconda casa/seconda famiglia, capace di garantire stabilità e certezze di lungo periodo a fronte dell’impegno profuso e della fedeltà dimostrata.
Viene meno il processo di identificazione con essa, con il ruolo e con la posizione tipici di qualche anno fa.

In sintesi, l’azienda di oggi ha bisogno di risorse capaci di coniugare al meglio:

  • grande capacità esecutiva e realizzativa abbinata ad una capacità decisionale più elevata che in passato
  • visione strategica e capacità di pensare non convenzionale
  • grande flessibilità personale per adattarsi all’assenza di schemi e modelli predefiniti
  • capacità negoziale, ben diversa dalla vecchia capacità politica, spesso sinonimo di acquiescenza e conformismo, per riuscire a vendere e realizzare concetti e modelli nuovi, che possono essere visti come una minaccia da parte dei grandi esecutori di breve termine.

In questo contesto, ha molto meno senso pensare alla carriera come semplice progressione verticale in un’organizzazione gerarchica, per fare riferimento ad un concetto sempre più ampio ed articolato che preveda la possibilità di fare carriera anche attraverso movimenti in senso orizzontale e il prevalere della visione di percorso formativo e professionale rispetto a quella di un percorso legato al ruolo o alla posizione.
Per il manager ciò significa operare un salto mentale passando dal concetto di status, legato alla concezione contrattuale del dirigente, al concetto di valore/contributo che si è capaci di fornire, e dalla visione del rapporto dipendente-datore di lavoro ad una visione fornitore-cliente, in cui essere fornitore strategico di tempo, energia, capacità ed intelligenza.

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